Loading

In ogni momento della giornata veniamo in contatto con marchi di ogni tipo, da quello sul sacchetto di biscotti che mangiamo a colazione a quello del pc che usiamo al lavoro: in realtà ogni oggetto che possediamo è caratterizzato da un simbolo.

Ma qual è la loro importanza? 

Con il logo un prodotto viene immediatamente associato a un brand e a un’azienda. In questo modo il simbolo dell’azienda, che deve essere sempre unico e ben riconoscibile, entra nella memoria del consumatore e proprio la sua mente, al momento di un acquisto successivo, glielo riproporrà.

Il marchio è il principio, l’origine dalla quale si sviluppa il brand.

Il brand è l’immagine che l’azienda crea di se stessa per distinguersi dalla concorrenza, è l’essenza di una attività, ne incarna i valori, gli obiettivi e ne rappresenta l’immagine sul mercato.

Il marchio è creato per i consumatori ed è il ponte che li conduce nel mondo del brand, suscitando in loro emozioni e ricordi legati a quella determinata marca.

Il brand è fondamentale nella ZMOTH (Zero Moment of Truth), cioè in quel momento in cui il cliente, dopo un primo contatto con il prodotto, ne approfondisce la conoscenza cercando informazioni su internet. Qui entra in gioco l’importanza del brand perché il consumatore entra in contatto con l’immagine aziendale. La brand image deve stimolare immediatamente sensazioni positive nel cliente, altrimenti abbandonerà la ricerca per focalizzarsi su un concorrente.

Ma come brandizzare la tua azienda? Come aumentare la brand awareness, cioè la conoscenza e la percezione del tuo marchio?

Al brand si lega a volte lo storytelling, ovvero la Narrazione Aziendale. Lo scopo dello storytelling è raccontare la storia della tua azienda in modo persuasivo, in modo da far sentire il cliente parte di un insieme più grande, di una collettività.

Questo è anche il momento in cui la tua attività deve saper cogliere i bisogni inespressi dei clienti e fornire loro una risposta. Uno storytelling è sempre scritto in modo sincero e onesto, bisogna dar maggiore risalto alle emozioni e ai sentimenti perché sono ciò che riescono a far vibrare le corde del cliente. Il consumatore sarà coinvolto all’interno della tua storia e sarà spontaneo per lui scegliere di acquistare i prodotto della tua marca.

Cosa inserire nello storytelling? Tutto quello che rende attraente la tua attività

Racconta tutto di te e della tua azienda, dalle idee che hanno portato alla sua nascita, la sua crescita, di come la tua attività è saputa stare al passo con i tempi e di come è riuscita a superare tutte le difficoltà.

Rendi umana la tua azienda, parla delle persone che ci lavorano, racconta di te e fai emozionare i tuoi clienti. Racconta anche le cose che credi scontate, parla del processo produttivo, da dove reperisci le materie prime e come le elabori. Racconta dei tuoi obiettivi e dei tuoi progetti per il futuro.

Il brand deve parlare del tuo valore aggiunto, di quello che offri in più degli altri e del motivo per cui i tuoi clienti dovrebbero scegliere te.

Ricorda di parlare prima di te stesso, creando un protagonista nella storia, poi racconta dei processi di produzione e solo alla fine descrivi i tuoi prodotti. In questo modo, il potenziale cliente, avendo seguito la storia fin dall’inizio, sarà più portato a concluderla con un acquisto.

Se lo storytelling è il cuore del brand, bisogna conoscere anche i canali attraverso i quali diffonderlo. Ma per scegliere i canali adatti, è necessario prima individuare il target. Una volto ristretto il cerchio di persone che vorresti raggiungere, devi scoprire quali social network, piattaforme, portali o altri canali usano più spesso.

Ricorda che per avere successo bisogna sempre coniugare un buon prodotto con una buona comunicazione, perché le materie prime sono le basi, ma il modo di raccontarle è fondamentale per farle conoscere.
Awesome Works
Awesome Works

Potrebbe interessarti anche...

@ W&D 2.0 srl – P. IVA IT02531510390

W&D 2.0